Scrittori che non progettano: 3 problemi comuni

Letture: 2475

Quando parlo di progettazione narrativa sento sempre una certa resistenza negli scrittori che mi ascoltano. Tuttavia i romanzi scritti male, dallo stile sciatto o inesistente, con storie che non meritano di essere raccontate nemmeno come frivoli pettegolezzi, sono ovunque. I lettori più esperti sanno come schivarli e come riconoscere la qualità. E sai perché quei romanzi sono privi di qualità? Perché ci sono ancora scrittori che non progettano con cura le loro storie.

In questo articolo ti mostro quali sono i tre problemi che accomunano tutti gli scrittori che non progettano i loro romanzi. Devi essere messo davanti alla realtà dei fatti e avere la possibilità di prevenire queste sconvenienti situazioni. Fallo per lo scrittore che vuoi diventare.

scrittori che non progettano

Blocco dello scrittore

Che cos’è il fantomatico blocco dello scrittore, spauracchio di tutti gli amanti della penna? La mancanza di stimoli e ispirazione.

Perché accade? Non credo si possa banalizzare e dire che è solo un fatto di ispirazione prosciugata. La questione è molto più complessa. La mancanza di stimoli e ispirazione è dovuta a una gran confusione mentale. Questo può dipendere da due fattori: la mancanza di idee oppure il sovraccarico di idee.

I rimedi contro il blocco dello scrittore sono sempre gli stessi: vai a farti una passeggiata, vivi intensamente, leggi un libro, guarda un film, osserva la natura, ascoltati, porta a spasso il cane…

Rimedi che tutti i coach, gli insegnanti di scrittura creativa e altri editor continuano a ripetere nei loro articoli e corsi. Bene, ti dico che non è detto che questi rimedi funzionino, perché c’è una cosa che viene quasi sempre omessa.

La confusione degli scrittori che non progettano è dovuta al disordine mentale. Per fare ordine bisogna iniziare a progettare. Solo in questo modo puoi tracciare la rotta e avere sempre le idee chiare su cosa scrivere. Non ci sono altri antidoti al blocco da pagina bianca. Questo è l’unico che funziona sempre.


Mancanza di controllo sulla storia

Dopo aver provato il blocco dello scrittore passano giorni, forse mesi, e ti ritrovi a dover fare i conti con il senso di colpa che ti strattona per farti portare a termine quello che hai iniziato. Procrastini fino al giorno in cui riapri il file e riprendi la scrittura.

In realtà non hai la minima idea di come riprendere il filo della narrazione, ma, desideroso di terminare quello che hai iniziato tempo fa, ti trovi a battere i tasti della tastiera a periodi alterni e discontinui oppure ti catapulti in un flusso continuo di parole e pensieri. Ecco che inciampi nel secondo problema: la mancanza di controllo sulla storia.

Tutti gli scrittori che non progettano non hanno una scaletta a cui far riferimento, quindi per loro è molto più complicato mantenere una certa coerenza narrativa. La scrittura di getto in questo caso ti porta a concludere la storia lasciandoti alle spalle grosse lacune che potrai colmare solo in fase di revisione, con il rischio di dover tagliare interi capitoli e allungare i tempi di scrittura.

Quando rileggerai quello che hai scritto ti accorgerai che il risultato è una storia priva di ritmo, con una trama lacunosa e personaggi poco definiti. Non sarà ben chiaro il punto di vista, che sarà ballerino per tutta la narrazione. E verrà addirittura cambiato in corso d’opera il nome dei personaggi principali.

Ti sembrano esempi assurdi vero? In realtà sono tutti concreti, presi dai romanzi che mi è capitato di valutare e leggere in questi ultimi mesi. Alcuni esordienti avevano avuto una bellissima idea di base, ma si sono persi dopo poche pagine, finendo per condannare l’intera storia.

Avere pieno controllo del proprio romanzo significa poter dosare il proprio stile, pianificare un ritmo specifico, intrecciare la fabula in modo da tenere sempre alta la tensione e caratterizzare personaggi indimenticabili. Oltre, naturalmente, poter rimuovere, aggiungere e migliorare durante la scrittura intere parti della storia, sapendo esattamente quali corde verranno mosse e cosa comporterà quella modifica.

Gli scrittori che non progettano sono destinati a scrivere romanzi mediocri. Nella migliore delle ipotesi.


Scrivere dieci romanzi in uno

Caso tipico: incipit promettente e primi capitoli che invitano a proseguire nella lettura.

Poi, all’improvviso, lo percepisco: il baratro che inizia. Dopo una cinquantina di pagine le idee, senza progettazione, sono finite. Per cui lo scrittore non sa come cavarsela e si va a infilare in una trama talmente complessa, fitta e arzigogolata, da scrivere dieci romanzi in uno.

La preoccupazione di deludere le aspettative dei lettori, senza un’accurata progettazione, è talmente alta da spingere l’aspirante scrittore ad aggiungere storie dentro storie.

Il risultato finale è che chi legge si perde, si sente ugualmente deluso e chiude il romanzo, incapace di comprendere il filo conduttore della trama e della storia.

Deludere i lettori non è mai una buona strategia. Gli scrittori che non progettano prima o poi finiscono per deludere i loro lettori.

Ogni giorno che passa capisci che la scrittura è ossigeno per le tue giornate e che questi tre problemi non ti toccheranno mai. Puoi persino pensare che progettare sia troppo limitante per funzionare. Ma ti consiglio con tutta onestà di provare a sperimentare la progettazione narrativa e vedere se funziona. Lo devi allo scrittore che vuoi diventare in futuro. E come diceva Samuel Johnson “ciò che è scritto senza sforzo è letto senza piacere”. Se vuoi compiacere i tuoi lettori, inizia a progettare i tuoi romanzi. 

Progettare, anche se complicato, ti riempirà di soddisfazioni.

Questi erano tre dei problemi comuni a molti scrittori che non progettano prima di scrivere.

Se vuoi imparare come si progetta un romanzo dall’inizio alla fine, segui i dodici passi di Progettazione su Misura.

Ti auguro di raggiungere il successo letterario che meriti,

Stefania