Come progettare una serie letteraria
In questi anni ho parlato con centinaia di scrittori e aspiranti tali. Dopo un po’ di tempo, però, mi sono accorta che di solito, quando si parlava di scrittura e di futuro editoriale, i casi erano due: da un lato c’erano gli autori che volevano conoscere le regole della progettazione narrativa per scrivere un romanzo autoconclusivo, ma che allo stesso tempo lasciasse spazio ad una ipotetica serialità; dall’altro lato c’erano gli autori che avevano già pianificato una serie letteraria. Ho raccolto un po’ di idee e ho deciso di scrivere questo articolo, in cui voglio dare anche a te dei consigli per capire come progettare una serie letteraria coerente, credibile e soprattutto originale.
Se hai intenzione di avventurarti nella scrittura di una serie letteraria, prendi carta e penna e preparati a prendere appunti.
Come progettare una serie letteraria
Premetto che progettare una serie letteraria richiede un lavoro certosino e una grande attenzione a non cadere in contraddizione.
Per questo credo che ogni serie, ciclo, saga o trilogia che si rispetti, dovrebbe essere sempre progettata sin dall’inizio e pensata per volumi. Questo per evitare di svelare qualche particolare interessante della storia già nel primo romanzo.
Molti autori non sanno però sin da subito se il romanzo diventerà una serie oppure rimarrà una storia autoconclusiva, fine a se stessa. In questi casi, come si ragiona in termini di progettazione narrativa?
La prima domanda che devi porti è: il romanzo che diventerà il primo di una serie è trainato dai personaggi o dalla trama?
Se è la trama il vero fulcro del romanzo, il segreto è non far raggiungere l’obiettivo finale, l’oggetto o la posta in gioco ai personaggi.
Serie trainata dalla Trama
Per serie trainata dalla trama (plot driven) intendo una serie di eventi e azioni che trasformano una situazione di partenza sfavorevole in una finale favorevole.
Per un serial killer, se dovesse essere suo il punto di vista predominante del romanzo, la situazione finale favorevole è ammazzare tutti e non farsi beccare; sfavorevole farsi arrestare prima di aver raggiunto il suo scopo.
Pensiamo a Harry Potter, che è tra l’altro una serie esemplare per moltissimi motivi che tra poco vedremo, trainata allo stesso tempo sia dagli eventi che dal protagonista.
Lo sappiamo fin dall’inizio che Harry non potrà mai liberarsi di Voldemort in un solo romanzo, perché la sua sconfitta passa attraverso la sfida ancora più ambiziosa di crescere e, da adulto, fare i conti con gli scheletri nell’armadio e pareggiare i conti.
Se la Rowling, in un momento di follia, avesse scelto di far ammazzare Voldemort nel primo episodio… forse non sarebbe diventata la Rowling che tutti noi conosciamo, e quasi certamente Harry Potter non sarebbe diventato un successo planetario. Il primo romanzo sarebbe rimasto una storia autoconclusiva per bambini. Niente di più.
Se pensiamo alla serie di Harry Potter, ma anche a qualsiasi altra serie riuscita, troviamo sempre un doppio filo rosso: uno che termina alla fine del romanzo e un altro che prosegue per tutta la serie e si chiude col finale dell’ultimo volume.
Quando progetti la tua serie letteraria fissa un obiettivo a lungo termine, dispendioso da raggiungere, e fai in modo che il romanzo si interrompa prima di averlo raggiunto.
Negli anni ho capito che progettare la trama di un romanzo non è semplice, soprattutto per chi è agli inizi. Ma progettare la trama di una serie letteraria è ancora più complesso. Ecco perché ho deciso di svelarti un metodo di progettazione narrativa poco divulgato, ma estremamente efficace.
Una delle tecniche di progettazione narrativa più utilizzate da scrittrici e scrittori affermati, che creano serie letterarie (ma non solo, se pensiamo a Beautiful o a Desperate housewives), si chiama Tecnica della Schidionata.
Lo schidione è uno spiedo e, come puoi immaginare, è una tecnica che ti aiuta a progettare e tenere uniti tutti i succulenti volumi della tua serie letteraria.
In questo video, che è uno degli estratti gratuiti del mio video corso Progettare la Trama, trovi spiegata nei minimi dettagli e con esempi pratici la poco conosciuta Tecnica della Schidionata, che sono certa ti aiuterà a fare chiarezza su come progettare una serie letteraria.
Serie trainata dal protagonista
Se, invece, stai cercando di capire come progettare una serie letteraria trainata dal protagonista (character driven), la soluzione più semplice è quella di fare in modo che il protagonista non risolva il suo dramma principale in un unico romanzo.
Il modello di serie letteraria trainata dal protagonista è tipico degli scrittori di romanzi gialli con i commissari, i giornalisti, i medici legali e le ghostwriter che si ritrovano ad affrontare una nuova indagine ad ogni volume.
Il protagonista di turno – Montalbano, Schiavone, Alice Allevi, Vani Sarca, Robert Langdon, etc etc… – risolvono il singolo caso su cui sono stati chiamati a indagare o portano a termine i compiti che sono stati loro affidati, ma senza risolvere il dramma principale che li preoccupa e condiziona le loro vite.
Per risolvere il loro dramma, e fare i conti con quel ricordo o quella insicurezza che non li fa evolvere, saranno destinati ad affrontare un nuovo caso (sempre più difficile e complesso), scoprendo ogni volta un pezzetto di sé, senza comunque mai giungere alla pace e all’equilibrio.
Jeffery Deaver, maestro assoluto nella creazione di personaggi seriali, quando parla di progettazione narrativa è sempre illuminante.
Ho partecipato anni fa a una sua presentazione a Torino e mi ricordo che diede un suggerimento tanto semplice, quanto geniale: Il cattivo non devi mai farlo morire.
Quando progetti una serie letteraria trainata dal personaggio, i nemici devono essere sempre più astuti, feroci, sanguinari dei precedenti. Come fare quando le idee scarseggiano?
Semplice, dice Deaver, rinchiudi uno di loro in un carcere di massima sicurezza e dopo anni ricordati di farlo evadere più forte e determinato che mai, pronto a creare scompiglio nella vita del tuo protagonista.
Harry Potter è un caso particolare
La saga di Harry Potter è un caso particolare di serie letteraria, perché è trainata sia dalla trama, dallo scopo principale – la vittoria del Bene sul Male, quindi il dualismo Harry/Voldemort, Luce/Ombra –, sia dal dramma del protagonista, che, orfano dei genitori non per sua scelta, si ritrova a crescere e ad affrontare le fasi cruciali della sua vita senza una vera guida, ma solo attraverso l’appoggio di numerosi mentori, non sufficienti ad eguagliare i genitori.
Quindi la particolarità di questa celebre serie letteraria risiede nel fatto che il dramma della trama si risolve in concomitanza con quello del personaggio:
Harry termina il suo percorso, diventa adulto e ha gli strumenti per affrontare i suoi demoni da solo, come fanno gli adulti.
Così affronta Voldemort e sconfigge anche quella parte di sé che gli impediva di essere chi era destinato a diventare veramente, in un epilogo magistrale.
Nel caso di romanzi seriali con protagonisti seriali (commissari e ispettori vari) spesso l’autore sceglie di rispettare un determinato format narrativo fisso, impostando la trama più o meno sempre nello stesso modo, fino allo scioglimento e all’arresto dell’antagonista di quel romanzo.
Io però ti sconsiglio di adottare questa soluzione, perché se è vero che funzionava molto bene per alcuni dei personaggi migliori della letteratura (Sherlock Holmes, Miss Marple, Poirot, etc…) ad oggi serve quella marcia in più per distinguersi da una produzione che rischia di scivolare nello standardizzato.
Ma Dan Brown usa sempre quel metodo? Verissimo. Però lui lo può fare, perché è stato il primo a farlo e a raggiungere il successo planetario in quel preciso modo.
Se lo dovessi fare tu, ti beccheresti subito il bollino di emozionante e intrigante come Dan Brown. Che tradotto vuol dire che sei un surrogato del creatore di Robert Langdon e che il tuo romanzo sa di già letto.
Come ripeto sempre, oggi la concorrenza è spietata e emergere è davvero una gran fatica. Ma le serie sono un format narrativo che piace e soprattutto trasforma un lettore occasionale in un vero e proprio fan.
Devi sapere che ho avuto la fortuna di collaborare con autori, al di là delle chiacchiere da bar e dei pregiudizi, che nel giro di alcuni mesi hanno trovato una loro collocazione editoriale con case editrici di alto livello e sono riusciti a scrivere romanzi seriali davvero originali.
Quindi, quando ti chiedi come progettare una serie letteraria o un singolo romanzo della saga, che sia il primo o il terzo, ti consiglio sempre di mirare in alto.
Trova una trama interessante, ambiziosa, ma soprattutto caratterizza un personaggio talmente drammatico da non poter essere ignorato.
Naturalmente in tutto deve regnare sovrano il principio di funzionalità e una coerenza di fondo che deve aiutare il lettore a entrare subito nella storia, empatizzando con i personaggi.
Far provare emozioni forti al lettore deve essere la tua priorità assoluta. E per farlo, quando rifletti su come strutturare un romanzo, devi necessariamente avere le idee chiare e uno schema ben preciso in mente.
Se pensi di scrivere il tuo romanzo o addirittura l’intera serie letteraria di getto, affidandoti solo all’ispirazione del momento, ti sbagli di grosso.
A differenza di chi ti dice sempre e comunque che sei sulla giusta strada, voglio essere sincera, anche se probabilmente ti farò storcere il naso.
Ogni giorno ricevo in media 50 proposte di valutazione, quindi romanzi inediti. Il 90% di questi romanzi è scritto di getto e presenta errori di progettazione che purtroppo non possono essere corretti con un semplice editing. L’errore più ricorrente è l’inefficacia della trama, che porta l’autore a dover riscrivere l’intero romanzo, nella migliore delle ipotesi, oppure a ricevere continui rifiuti e delusioni.
La soluzione, come puoi immaginare, non è seguire un corso di scrittura creativa, ma studiare le regole della progettazione narrativa e imparare a padroneggiarle.
Per aiutare gli autori e le autrici con cui collaboro, che hanno difficoltà nella progettazione della trama, ho creato un video corso ad hoc in quattro lezioni.
All’interno ho inserito tutti i miei appunti in materia di progettazione narrativa della trama (ore e ore di letture e studio), oltre a decine di schemi, esempi, esercizi e suggerimenti pratici.
In Italia è l’unico corso che in modo concreto ti insegna a progettare la trama di un romanzo o di una intera serie letteraria dall’inizio alla fine.
E dato che gli esercizi li correggo personalmente, hai l’opportunità di ricevere subito ulteriori suggerimenti pratici per migliorare la trama della tua serie letteraria o del romanzo che forse, un domani, diventerà una straordinaria saga letteraria.
Quindi, se vuoi conoscere tutti i segreti che si celano dietro le strutture dei romanzi che tutti noi amiamo, se vuoi capire nel dettaglio come progettare una serie letteraria in modo efficace, evitando di bloccarti al primo ostacolo e incanalando la tua creatività in un progetto apprezzabile, devi assolutamente dare un’occhiata agli estratti gratuiti del corso Progettare la Trama.
Ti auguro di raggiungere il successo letterario che meriti,

Stefania Crepaldi è editor freelance e autrice. Co-fondatrice dell’agenzia editoriale Editor Romanzi e della scuola online di scrittura e di editoria, LabScrittore. Ha scritto il libro Lezioni di narrativa. Regole e tecniche per scrivere un romanzo (Dino Audino Editore). Ha creato la serie di Fortunata, tanatoesteta. Scrive romanzi per Salani Editore.