Achille Maccapani e il noir d’inchiesta

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Achille Maccapani è uno scrittore ligure di romanzi noir d’inchiesta. Ha creato il ciclo seriale del capitano Roberto Martielli e del magistrato Viviana Croce. I suoi romanzi sono pubblicati da Fratelli Frilli Editori, una delle case editrici di punta del noir italiano.

achille maccapani

Come sai, se mi segui da tempo, il mio ruolo di editor è quello di aiutare gli scrittori a progettare, scrivere e migliorare i loro romanzi per dare ai lettori delle storie in grado di emozionarli e salvarli dai momenti bui.

La chiacchierata che ho avuto con Achille Maccapani è uno degli episodi della rubrica Tra le pagine, una serie di video interviste in cui dialogo con scrittori e scrittrici di romanzi che hanno raggiunto traguardi virtuosi e che hanno consolidato una posizione forte nel mercato editoriale.

Lo scopo è quello di aiutarti a essere più consapevole delle dinamiche editoriali e offrirti spunti di riflessione per migliorare la tua scrittura.

Achille è stato il primo scrittore con cui ho avviato una collaborazione lunga e impegnativa. Una volta appreso il suo metodo di progettazione narrativa non ha smesso di scrivere per un solo momento, dando sfogo all’urgenza di riversare nei personaggi tutto il suo mondo interiore.

 

Alcuni dei temi trattati


– Perché proprio il noir (3:09)
– Quanto conta l’età anagrafica per pubblicare con un editore (8:37)
– Quanto conta il lettore quando scrivi (11:15)
– Elementi di un buon noir (17:46)
– Quanto conta leggere tanto (25:00)
– Come gestire le recensioni negative (26:02)
– Come si attira un editore importante (31:13)
– Mondo narrativo locale (39:08)
– Quanto e come ti documenti (45:21)
– Perché una serie letteraria (52:20)

 

Intervista ad Achille Maccapani


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Se al momento non hai tempo per guardare l’intervista, di seguito puoi leggere un breve estratto che ti fornisce subito dei consigli pratici per essere più consapevole delle dinamiche editoriali.

 

Breve estratto


Perché hai scelto proprio il noir?

Premesso che con Fratelli Frilli Editori avevo già pubblicato altri due romanzi di generi diversi nel 2005 Milano Rock 80 (con cui ho vinto il Premio città di Cava dei tirreni) e un romanzo storico Confessioni di un evirato cantore (2009).

Però sentivo la necessità di fronteggiare quel tipo di genere sulla giallistica. Marco Frilli infatti mi diceva “tu potresti fare gialli ed effettivamente io leggevo gialli e noir”.

Il momento decisivo è stato nel 2012 quando per una scelta professionale (sono un segretario comunale) mi sono trasferito a Rapallo e quindi nella solitudine oltre a leggere saggistica e documenti vari materiali d’indagine investigativa e quant’altro mi sono ritrovato a cimentarmi in questo genere letterario e da lì è partita la prima stesura del Venditore di Bibite.

Tra gennaio e giugno del 2013 solo che il testo era chilometrico e ho capito che non andava bene. Non sapevo che fare e poi su internet scopro a sorpresa di un sito nuovo EditorRomanzi.it e la possibilità di una valutazione gratuita e da lì sono finito a confrontarmi con te ed è nata tutta l’esperienza.

Il romanzo pian pianino ha preso una sua dimensione. Poi nel frattempo avevo questo rapporto di amicizia nato a Rapallo con un grande scrittore che saluto anche da qui che è Carlo Martigli (autore Mondadori), che vive tra Rapallo e Genova. Autore di best seller che tutti conoscono come 999. L’ultimo custode e così via.

Martigli mi ha dato altri consigli attraverso un corso di scrittura creativa, un semenzaio che però ha arricchito le conoscenze che stavo maturando con te. Su questo punto pian piano il materiale era notevole, tanto che è nata una trilogia criminale del ponente ligure di confine e i primi tre romanzi: il Venditore di bibite (2018), Destini in fumo (2019) e il terzo che uscirà a Maggio 2020.

Non hai mai sentito la tua età anagrafica come un limite? Te lo chiedo perché molto mi scrivono scoraggiati dalla loro età, dicendo che sono ormai troppo anziani per pubblicare con una casa editrice.

No, assolutamente. A marzo ho compiuto 56 anni. Sposato, padre di due figli di cui uno fa tra poco 18 anni e la bambina che ne ha appena fatti 10.

Un lavoro a tempo pieno sviluppato su due province (Imperia e Savona). Viaggiare tra due provincie mi aiuta a tenere l’occhio attento sulle dinamiche di due province su quattro della Liguria e due territori che compongono la quasi totalità del ponente ligure.

Quando prendi in considerazione il lettore? Da subito oppure solo quando il romanzo esce in libreria?

Da subito. Noi non scriviamo per noi stessi. Certo, scriviamo per noi stessi perché diventa uno sfogo ma è fondamentale chi legge. La narrativa di genere significa parlare al lettore.

Il lettore tipo è una persona che va in metropolitana che deve raggiungere la città e legge un libro sul tablet, sul kindle o in cartaceo e ha interesse ad avere una storia avvincente che lo colpisca e di volta in volta vede gli sviluppi e ne rimane coinvolto.

Cioè è un fatto necessario. Quando racconti una storia devi coinvolgere il lettore e quindi devi saper creare uno scenario che porta il lettore a compartecipare alla narrazione.

Perché una parte dello scrittore ma l’altra è del lettore che si immedesima e si riconosce. E poi alla fine sono incuriositi di capire che succede. Quindi diventa divertente perché nel momento in cui giochi con i colpi di scena e con le situazioni varie pensi chissà come reagirà il lettore.

Devi essere convincente perché il lettore è il primo giudice.

Questo è solo un breve estratto della lunga chiacchierata che ho fatto con Achille Maccapani. La sua storia di autore di noir d’inchiesta ti aiuterà a migliorare la tua scrittura e a essere più consapevole delle dinamiche del mondo editoriale.

Per conoscere i retroscena di altri romanzieri di successo italiani guarda le altre puntate della serie Tra le pagine.

Ti auguro di raggiungere il successo letterario che meriti,

Stefania Crepaldi