Scrivere il finale, 4 errori da evitare

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Sei rimasto bloccato e non riesci a scrivere il finale del tuo romanzo?

Da quando ho iniziato a offrire sul mio sito la possibilità di ottenere gratuitamente la Scheda di Valutazione Tecnica, moltissimi scrittori e scrittrici hanno approfittato dell’occasione.

All’inizio, nel 2013, i romanzi arrivavano saltuariamente: timidi facevano la loro comparsa nella mia casella email.

La maggior parte degli scrittori non credeva fino in fondo alla possibilità di avere una Scheda di Valutazione Tecnica di qualità, da una professionista del settore, senza sborsare un solo euro.

Ma già dall’anno scorso le richieste sono aumentate e nel 2016 fino a oggi le valutazione tecniche gratuite fornite a scrittori e scrittrici sono state già 52: più di una a settimana.

La possibilità di aiutare gli aspiranti scrittori come te a migliorare i propri romanzi, mi permette giorno dopo giorno di capire quali sono i dubbi che maggiormente si fanno largo nella testa degli scrittori.

In questo articolo voglio parlarti di quattro errori comuni da evitare e darti qualche suggerimento per scrivere il finale del tuo romanzo senza ansie e preoccupazioni.

scrivere il finale

Errore 1: Lasciare questioni irrisolte

Qualche tempo fa è arrivato nella mia email un romanzo storico ad altissimo potenziale: intrigante, originale, ben documentato.

Mi aveva appassionata e l’ho letto tutto d’un fiato. Arrivo alla fine e… ci rimango malissimo.

La scrittrice aveva concluso solo le vicende principali, quelle dei due protagonisti. E tutti gli altri venti personaggi che hai inserito nel romanzo? A cui ha dato identità spessore e completezza? Che fine hanno fatto? A che scopo inserirli se poi vengono miseramente scartati e dimenticati?

I personaggi non devono sbucare fuori al momento opportuno solo per portare avanti la narrazione, e poi essere dimenticati. O almeno, non tutti.

Il lettore desidera completezza, soprattutto se alcuni di questi personaggi sono originali e svolgono un ruolo ben più importante della semplice comparsa.


Errore 2: Scrivere un finale pieno di finali

Un altro errore comune è non sapere dove fermarsi.

Quanti romanzi hai letto per poi pensare “Se lo scrittore avesse messo il punto venti pagine fa avrebbe creato un finale indimenticabile?”.

A volte mi sono ritrovata a leggere opere di esordienti insicuri, che avevano scritto di getto tutto il romanzo, e arrivati alla chiusura non erano convinti di aver fatto abbastanza.

Quando pensavo di essere quasi arrivata al finale, all’improvviso sbucava una nuova, piccolissima, complicazione; proseguivo e pensavo “Adesso, adesso sta per arrivare alla chiusura; anzi no, ma no, c’è un altro dettaglio che proprio…”; poi continui, pensi sia la volta buona e… zac! Di nuovo!

Insomma, il rischio è di allungare troppo il brodo e di annoiare a morte il lettore. Forse le cause del finale pieno di finali sono da cercare nella mania di perfezionismo o nella profonda insicurezza.

Ricorda che il finale deve far esclamare a voce alta il lettore, riempiendolo di meraviglia. Lo deve fare anche se muore qualcuno, la malinconia regna sovrana, o il personaggio per cui hai tifato per tutta la storia in realtà si rivela un assassino seriale o un pedofilo.


Errore 3: Scrivere un non finale

Non trovo un modo migliore per definire questo errore. Con “non finale” non intendo un finale aperto. Intendo quando arrivi alla fine di un capitolo, termini la frase, giri la pagina e… non c’è più niente.

Il romanzo è finito e tu non te lo spieghi. Torni indietro, rileggi il capitolo, non sia mai che eri distratto e… niente, di nuovo.

Non c’è la risoluzione finale della storia: tutti i drammi sollevati durante la narrazione spariscono e non vengono conclusi. I personaggi nominati fino a quel momento si perdono nel mondo narrativo. Per non parlare del protagonista, che non viene nemmeno nominato in quella misera frasetta finale.

Che poi non si capisce nemmeno perché sia quella, la frase prescelta per il distacco.

Sai che cosa esclama un lettore deluso? “Che cavolata ho letto? Non ha senso.” E non leggerà più niente di quello scrittore.


Errore 4: Scrivere il finale di un altro romanzo

Un’altra cosa davvero buffa che mi è capitata, è leggere un romanzo che avevo identificato come “romanzo d’amore”.

Aveva tutte le caratteristiche: i single incalliti che si odiano ma si amano, gli amici che spingono all’unione, il viaggio di lavoro che sembra perfetto per andare al sodo e poi… alla fine i personaggi principali e i loro ruoli vengono liquidati da un altro personaggio che non era mai comparso fino a quel momento, che arriva, e arresta uno dei due per spionaggio industriale.

Un romanzo che mi era sembrato d’amore, nelle ultime venti pagine si era trasformato in una spy story.

In questi casi il lettore sarà sopraffatto da una grande confusione, perché non troverà coerenza tra l’inizio, lo svolgimento e il finale. La coerenza è essenziale per permettere al lettore di provare empatia e ricevere un insegnamento.

La lettura è una forma di meditazione. Un momento intimo in cui ragioni sulle tue convinzioni. Non puoi stordire il lettore con una storia incoerente.


Per prevenire tutti questi problemi l’unica soluzione è progettare il romanzo prima di iniziare la fase di scrittura.

Il finale va progettato come tutte le altre componenti dell’architettura narrativa.

Se vuoi stupire e meravigliare il lettore con una soluzione originale e adatta all’anima del romanzo che stai scrivendo, devi avere piena consapevolezza della storia che vuoi raccontare.

Se il finale non torna, spesso il problema è da rintracciare all’inizio, a metà dello svolgimento o nel messaggio intrinseco che vuoi far passare con la tua storia.

Ti insegno un piccolo trucco da utilizzare quando sei in difficoltà: definisci in poche righe la storia che vuoi raccontare e focalizza il Dramma Primo che rompe la quotidianità del tuo protagonista. Poi rileggi il tuo finale e, con sincerità, chiediti se la chiusura che risolve l’intera vicenda è davvero coerente.

Se hai bisogno di un aiuto maggiore e di uno schema pratico che ti guidi durante la scrittura del tuo romanzo, scarica il Manuale Progettazione su Misura. All’interno troverai tutto quello che stai cercando.

Ti auguro di raggiungere il successo letterario che meriti,

Stefania