Pubblicare con una casa editrice prestigiosa, senza raccomandazioni

Letture: 17341

Molti aspiranti scrittori si chiedono e mi chiedono come pubblicare con una casa editrice prestigiosa, senza raccomandazioni. Mi rendo conto che oggi la concorrenza per arrivare a un editore è veramente spietata. Come fare quindi a emergere e trovare case editrici affidabili per scrittori esordienti? In questo articolo voglio raccontarti la storia di Teresa, che nell’arco di dodici mesi ha concluso la stesura del suo romanzo d’esordio e ha trovato una casa editrice di alto livello disposta a pubblicare la sua opera prima. Senza raccomandazioni e senza agente letterario alle spalle.

 

pubblicare con una casa editrice

 

Pubblicare con una casa editrice: la storia di Teresa


Molte volte mi arrivano messaggi del tipo “come posso pubblicare con Rizzoli?” oppure “cosa devo fare per pubblicare un libro con Feltrinelli?”. Io penso che chi si pone queste domande sbaglia in partenza. Prima di pensare di pubblicare con una casa editrice di alto livello bisogna riflettere sulla qualità del proprio romanzo.

Per qualità intendo originalità della tua scrittura e affinità con la linea editoriale della casa editrice a cui aspiri.

È impossibile piacere a tutti e ogni casa editrice ha una sua particolare filosofia di pubblicazione. Se pensi che inviare il tuo manoscritto a tutte le case editrici presenti nel panorama editoriale italiano sia una strategia, posso garantirti che sei fuori strada.

Pubblicare con una casa editrice prestigiosa, senza raccomandazioni e senza agenti letterari alle spalle è possibile, e molti autori con cui ho collaborato nel tempo ci sono riusciti.

Ci sono almeno tre strade per trovare un editore disposto a pubblicare il tuo romanzo:

1) puoi arrivare a pubblicare con una casa editrice di alto livello dimostrando prima il tuo valore con il self publishing. In questo caso è l’editore che ti seleziona;

2) puoi selezionare un elenco di case editrici gratuite potenzialmente idonee a pubblicare il tuo romanzo e proporti con cortesia, gentilezza e professionalità;

3) puoi partecipare a uno speed date letterario e presentare il tuo romanzo direttamente all’editor di casa editrice o all’editore.

Quest’ultimo caso è quello che ha dato a Teresa la possibilità di farsi conoscere dal suo editore, di dimostrare il valore e di mettere in risalto le enormi potenzialità del suo romanzo.

Ora lascio la parola a Teresa.

 

Ho sempre creduto nella magia


Ho sempre creduto nella magia, fin da piccolissima, quando in televisione vedevo con occhi sgranati le protagoniste dei cartoni che prediligevo volteggiare le bacchette fino a che un incantesimo sfavillante trasformava la bimba di turno in una bellissima ragazzina.

Ed io rimuginavo a lungo su quei prodigi. In principio mi limitavo a porre un foglio sulla copertina dell’album di figurine e a ricopiare i tratti di quei meravigliosi disegni. Poi, divenni brava ad imitarli. Ma ciò ancora non mi bastava. Costruivo finte bacchette e replicavo i sortilegi, da sola nella segretezza della mia cameretta, perché sì, mi sentivo stupida; assai stupida e il giudizio degli altri mi spaventava.

Non ero ancora conscia del fatto che quella era un’inseparabile quanto egoistica amica che s’avvinghiava a me e che ha condizionato gran parte delle mie scelte: la timidezza. Ma vi era un contrappeso altrettanto potente: la mia fantasia.

Farle convivere non era affatto facile, poiché la mia fantasia voleva emergere, espandersi, era un’esigenza pressante come respirare.

Dovevo estraniarmi dalla realtà e rifugiarmi in un mondo di sogno dove potevo diventare chi volevo. Disegnavo, scrivevo, immaginavo solo per me ed il mio diletto, pensando in cuor mio che le mie storie non sarebbero mai interessate a nessuno. E così è trascorsa gran parte della mia esistenza, sopraffatta dalla quotidianità, che con le sue piccole e grandi problematiche ha sempre avuto la meglio.

Tutto è stato acqua cheta almeno fino a qualche anno fa.

Credo fermamente che i compleanni siano dei giorni speciali. Forse l’illusione che soffiare su quelle piccole candeline che, anno dopo anno si moltiplicano, davvero aiuti a far esaudire i desideri contribuisce a rendere quelle ore le più belle dell’anno. Beh, non è nulla di scientificamente provato, ma questa è un’idea che mi è sempre piaciuta e, con tutte le brutture che ci sono a questo mondo, ben venga qualcosa che rallegri l’animo!

Però, qualcosina di vero c’è e se me lo avessero detto qualche anno fa anch’io devo ammettere avrei storto il naso… Circa tre anni fa ho deciso di iniziare un progetto ambizioso, una saga fantasy che avevo in testa da moltissimo tempo e che premeva per trovare il suo spazio nella mia esistenza.

Conciliare il mio essere mamma di tre bimbi piccoli non era certo un incoraggiamento e, seppur con un bagaglio spropositato di remore la iniziai.

Usufruivo delle ore mattutine, quando i miei figli erano a scuola e a volte anche delle ore serali, quando il silenzio della casa invogliava la scrittura. Pagina dopo pagina la storia prendeva corpo ed io ne venivo travolta. Mi piaceva moltissimo.

Non ero sicura che potesse piacere anche agli altri. Dopo solo un anno il mio libro era terminato. Ma sentivo che non era pronto, mancava qualcosa, lo sentivo grezzo. Non ho mai creduto fortemente a qualcosa di mio, ma questa volta era diverso. Il giorno del mio quarantatreesimo compleanno, soffiando le candeline mi convinsi: c’era un ultimo passo da fare e andava fatto!

Quella sera stessa contattai Stefania, una editor di romanzi freelance, che mi aveva colpito con i suoi video e con il suo viso incapace di mentire. I suoi consigli dispensati sui social erano utilissimi, e per me che volevo far parte del mondo editoriale erano a dir poco una manna.

Mi dissi che se era così prodiga di buoni consigli sul web lo sarebbe stata ancora di più in privato. Una chiacchierata con lei avrebbe fugato ogni dubbio e finalmente avrei saputo da una persona esperta nel settore se il frutto di tanti mesi di lavoro poteva far breccia nel cuore di un lettore oppure no.

Il giorno del mio compleanno scrissi una lettera. Una lettera speciale. La lettera che in concreto si è rivelata il primo passo verso la realizzazione di un sogno!

Stefania lesse la lettera, non ricordo se il giorno dopo o quello dopo ancora, e mi chiese di inviarle alcuni capitoli. Quando mi disse che il romanzo le piaceva il mio cuore perse un battito. Perché, che te lo dica tu a te stessa è un conto, che te lo dicano i tuoi parenti è un altro, ma se te lo dice qualcuno che reputi competente, senti già la terra mancarti sotto ai piedi e inizi a realizzare che poi, in fondo, volare è possibile.

Iniziò così una bella collaborazione. In circa nove mesi mi ha aiutata ad editare il mio romanzo. E da esordiente quale sono non c’era giorno che non imparassi cose nuove!

Ma la magia del compleanno non si era affatto esaurita. Fu Stefania a dirmi che, secondo lei, il mio libro era pronto per affrontare un ipotetico concorso letterario.

Io non ci credevo, ma lei confidava in qualche occasione cui avrei potuto partecipare. Io nel mio intimo rifiutavo quest’ipotesi: e chi aveva il coraggio di esporsi? La mia timidezza abissale mi avrebbe stroncato! L’ipotesi era da escludere.

Poi però l’occasione fece capolino e si concretizzò in uno Speed Date Letterario organizzato dalla prestigiosa e inarrivabile casa editrice Fanucci.

Il tira e molla fu stressante. Stefania che mi incoraggiava con messaggi whatsapp e telefonate ed io a dire che no non ce la potevo fare! Ma, per fortuna, Stefania ebbe la meglio!

Quell’otto giugno era una giornata torrida. Mi ritrovai davanti al portone del loro palazzo alle dieci del mattino e aspettare le due del pomeriggio fu una specie di gioco al massacro tra me stessa. Domande del tipo: che ci faccio qui? Erano le più lusinghiere che circolavano nel mio cervello paranoico.

Ma l’ora giunse e tremante mi diressi verso la prova più importante di tutte. Sì perché non vi è esame più ostico che quello dove viene giudicata la tua fantasia, una tua creazione, qualcosa in cui credi fermamente.

Tremavo, balbettavo, tutte le mie paure si erano concretizzate: la mia peggior nemica ero proprio io! Non riuscivo a dare il meglio, ero impacciata perché la mia timidezza mi imbrigliava e tormentava ad ogni parola. Sentivo le guance roventi e per un paio di volte dovetti fermarmi a prender fiato. Quelli furono i dieci minuti più lunghi della mia vita.

Ma mentre da un lato il timore del fallimento mi tratteneva, dall’altro stavo parlando di qualcosa di mio, e questo era carburante puro per il mio entusiasmo.

Forse questo dev’essere trapelato perché mi fu chiesto il romanzo intero in lettura ed io uscii da quella stanza con un grosso sorriso stampato in volto e le gambe tremolanti. Lo dissi raggiante a tutti e quando lo seppe Stefania lei ne gioì e, per me fu bello condividere con lei questa piccolissima vittoria.

All’inizio di Luglio inviai il romanzo e circa due settimane dopo una email del dottor Fanucci in persona mi informò che gli era piaciuto e che voleva sottopormi una proposta contrattuale.

Il desiderio che avevo espresso l’anno precedente si compì con un po’ di anticipo. Infatti, tre giorni prima del mio quarantaquattresimo ho accettato la loro proposta.

Ora ho tra le mani un vero contratto editoriale e il mio romanzo fra non molto verrà pubblicato. Se non è magia questa, ci si avvicina moltissimo!

Quindi non rinunciate mai ai vostri progetti, perché la vostra fetta di felicità è lì nascosta in qualche brandello di futuro, pronta a farsi sbranare da voi! Infine invio un augurio specialissimo a tutti coloro che come me sono degli orgogliosi ed eterni sognatori!

Con affetto,
Teresa Maria Desiderio

 

Come trovare case editrici per esordienti (senza contributo)


Una storia straordinaria quella di Teresa, non credi?

Nel mondo editoriale italiano ci sono un’infinità di case editrici per pubblicare un libro di narrativa. Naturalmente non parlo di case editrici a pagamento, quelle sono da evitare senza riserve. Parlo di editori che non chiedono alcun contributo, e che ti pagano per i diritti d’autore.

Pubblicare con una casa editrice di alto livello non è semplice, però l’esperienza di Teresa ci insegna che non è nemmeno impossibile.

Lascia stare il caso e la fortuna! Per trovare un editore devi lavorare sodo e proporre il romanzo giusto alla persona giusta.

Il giorno in cui Teresa ha sostenuto il suo speed date letterario c’erano tantissimi scrittori desiderosi di ricevere dall’editore una proposta, ma la scelta è ricaduta su di lei.

A mio parere hanno fatto la differenza tre elementi.

 

1) Il romanzo

Per pubblicare con una casa editrice il tuo romanzo deve essere coerente, credibile e originale. E per fare questo non c’è soluzione migliore di progettare prima di scrivere. Se non hai un metodo di progettazione narrativa, ma ti affidi all’improvvisazione e scrivi di getto, ti consiglio fortemente di cambiare strada. Se vuoi iniziare a progettare il tuo romanzo nel modo giusto, segui Progettazione su Misura, è l’unico corso in grado di aiutarti in modo concreto. Vedrai subito i risultati.

2) Affinità casa editrice – romanzo

Seleziona con cura solo le case editrici che pubblicano romanzi affini al tuo. Evita di spammare il tuo romanzo nella casella e-mail di tutti gli editori italiani. Dopo aver selezionato con cura, rifletti su come contattare una casa editrice in modo professionale. In questo video trovi alcuni suggerimenti pratici che do sempre nelle mie consulenze private.

3) La sua consapevolezza

Tutti sono convinti che sia irrilevante, ma al contrario io penso che sia la base di partenza. Devi essere consapevole di quello che hai scritto, delle strutture narrative che hai utilizzato, dei drammi, del messaggio di fondo, dei personaggi. Se decidi di partecipare a uno speed date letterario come ha fatto Teresa, può esserti utile mettere per iscritto tutti i punti di forza creando una scheda di presentazione (con i tuoi contatti), che potrai lasciare all’interlocutore.

 

Siamo giunti ai saluti finali.

Prima di lasciarti te lo ripeto per l’ennesima volta: pubblicare con una casa editrice prestigiosa non è facile, non è scontato che accada.

Spesso ci vogliono anni prima che qualcuno noti e apprezzi il tuo romanzo. Quello però che puoi fare fin da subito è lavorare giorno dopo giorno nel modo giusto, studiare nuovi modi per rendere originale il tuo romanzo, imparare dalle critiche e accettare i rifiuti.

Io nel mio piccolo ogni fine settimana invio una newsletter nella quale condivido consigli pratici, idee e strategie estrapolate dalla mia attività giornaliera di editor professionista. La mia missione è aiutare tutti gli scrittori e le scrittrici in difficoltà a trovare la strada giusta per emergere, imparando a orientarsi nel mondo editoriale, evitando di cadere in ansie e frustrazioni.

Tra i vari argomenti condivido anche storie di autori che alla fine sono riusciti a pubblicare con una casa editrice seria e affidabile (quindi anche gratuita).

Iscriviti alla mia newsletter, scarica gratuitamente i miei report tecnici e inizia oggi stesso a migliorare il tuo romanzo.

Ti auguro di raggiungere il successo letterario che meriti,

Stefania