Quanto deve essere lungo un romanzo?
Quanto deve essere lungo un romanzo? Questa è una domanda che mi ponete in tantissimi e su tanti device diversi, anche sui vari social e durante i percorsi gratuiti di LabScrittore. In questo articolo andrò dritta al punto, così da ora in avanti non potrai più sbagliarti quando ti chiederai quanto dovrebbe essere lungo il tuo romanzo per essere considerato tale da lettori e case editrici.
La lunghezza (media) di un romanzo varia in base al genere letterario?
Quando ragioniamo sulla lunghezza di un romanzo, naturalmente, parliamo di cifre medie.
Ogni romanzo ha una sua natura, delle peculiarità e funzionalità specifiche.
Facciamo qualche esempio.
Alcuni romanzi possono avere dei cambi di registro continui.
Pensiamo ad esempio al romanzo Illuminae (Mondadori) di Amie Kaufman e Jay Kristoff, o al bellissimo L’assassino è tra le righe (Einaudi) di Janice Hallett. In entrambi i casi ci sono diversi registri linguistici, che impongono un aumento del numero di cartelle.
Questi due romanzi, così come tanti altri, hanno delle peculiarità tali che non possono essere messe da parte quando si ragiona sulla lunghezza dell’opera.
Altra breve digressione riguarda i generi letterari
I romanzi storici e i romanzi fantasy sono più inclini ad essere molto più lunghi della media.
Mentre, ad esempio, i romanzi per ragazzi (e ancor più gli albi per bambini) possono avere una lunghezza sotto le cifre medie, in questo caso è il pubblico di riferimento che condiziona il formato libro.
Alla luce di tutto questo, ha davvero importanza chiedersi: quanto deve essere lungo un romanzo per essere considerato tale?
In alcuni casi sì, in altri no.
E poi ci sono quei casi in cui è proprio la lunghezza dell’opera un primo importante allarme che qualcosa nella struttura non funziona.
Prima di continuare, se non mi conosci, io sono Stefania Crepaldi.
Lavoro come editor freelance da oltre dieci anni nell’agenzia editoriale e letteraria Editor Romanzi. Da qualche anno dirigo anche la scuola online di scrittura e di editoria, LabScrittore.
Ho scritto diversi libri di narratologia, tra cui il best seller Lezioni di narrativa. Regole e tecniche per scrivere un romanzo (Dino Audino Editore).
Ho creato la serie letteraria dedicata a Fortunata, la tanatoesteta. Di cui il primo romanzo, Di morte e d’amore, ha vinto il torneo letterario IoScrittore, mentre il secondo è in prossima uscita per Salani Editore.
Quanto deve essere lungo un romanzo
Vediamo ora quanto deve essere lungo il tuo romanzo per aumentare le possibilità che venga preso in esame da una casa editrice, un’agenzia letteraria o direttamente apprezzato dai lettori, nel caso del self publishing.
Spesso mi trovo a leggere dei romanzi pieni di potenziale, dei testi narrativi che nascondono un diamante grezzo, che però sono composti da un numero di battute troppo esigue per essere davvero definiti romanzi.
Un romanzo parte almeno da 220.000 battute (caratteri spazi inclusi), che corrispondono a circa 122 cartelle editoriali.
Cos’è la cartella editoriale?
La cartella editoriale è una unità di misura utilizzata in editoria per definire la lunghezza di un romanzo.
Un cartella editoriale corrisponde a 1.800 caratteri spazi inclusi.
Alcuni professionisti la portano a 2.000 battute, ma cambia poco.
Le cartelle editoriali non sono da confondere con le pagine. Anzi, quando ti presenti a un professionista del settore, dovresti sempre fornire il numero di battute (dunque caratteri spazi inclusi) o il numero di cartelle.
Stesso discorso vale quando è il professionista che si presenta a te. Se ti parla “per numero di pagine”, non sono certa che sappia quello che sta facendo.
Lunghezza massima e consigli finali
Le opere di narrativa che sono sotto le 220mila battute sono più delle novelle, qualcosa di molto piccolo, che stampato non dà un numero di pagine sufficiente a giustificare un prezzo di copertina adeguatamente basso.
Gli scrittori esordienti hanno bisogno di mantenere il prezzo di copertina basso, inizialmente, per guadagnarsi la fiducia dei futuri elettori.
Quindi, se un romanzo è composto da poche pagine, paradossalmente il prezzo di copertina aumenta, perché il costo di stampa è più elevato.
Per l’editore che andrà a pubblicare il tuo romanzo è molto meglio accettare la proposta di un romanzo che possa stare tra le 220mila battute e le 650mila battute.
Poi c’è un distinguo ulteriore tra romanzo breve e romanzo “lungo”, quindi romanzo vero e proprio, ma non è il momento di parlarne.
E se il mio romanzo supera le 650mila battute?
Ecco che qui iniziano i ragionamenti tecnici.
Se supera la cifra massima è possibile che:
- il genere del tuo romanzo prevede un alto numero di cartelle, come ad esempio storici e fantasy;
- il romanzo sia eccessivamente lungo perché contiene tanto materiale narrativo in esubero, come infodump, digressioni inadeguate, capitoli non funzionali, ingerenze autoriali…;
- la lunghezza è idonea al romanzo, ma – dato che parliamo di un esordio – per il genere di appartenenza è meglio pensare a una divisione dell’opera in più volumi, creando una serie letteraria.
Come facciamo a capire qual è la strada migliore da percorrere?
Quello che ti consiglio, prima di presentare l’opera a un editore o di pubblicare in self publishing, è di richiedere sempre una valutazione tecnica (QUI trovi il nostro servizio editoriale).
Quest’ultimo è lo strumento ideale che ti consente di avere un quadro genere dello “stato di salute” del tuo romanzo, delle sue potenzialità (anche commerciali) e della qualità della tua scrittura in vista di una pubblicazione, con casa editrice o in self publishing.
Siamo ai saluti finali.
Se vuoi iniziare a migliorare la tua scrittura e il tuo stile narrativo, scopri i nostri (per)corsi GRATUITI della scuola online LabScrittore ==> https://www.labscrittore.it/percorsi-gratuiti/
Ti auguro di raggiungere il successo letterario che meriti,
Stefania Crepaldi è editor freelance e autrice. Co-fondatrice dell’agenzia editoriale Editor Romanzi e della scuola online di scrittura e di editoria, LabScrittore. Ha scritto il libro Lezioni di narrativa. Regole e tecniche per scrivere un romanzo (Dino Audino Editore). Ha creato la serie di Fortunata, tanatoesteta. Scrive romanzi per Salani Editore.